Dr. MAURO MOLINAORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIACHIRURGIA PROTESICA
Lesioni della cartilagine

La cartilagine è un tessuto altamente specializzato noto per la sua resistenza e la sua elasticità.

Il ginocchio è una struttura articolare complessa costituita da tre componenti ossee (femore, tibia e rotula) che devono bilanciarsi per permetterne il corretto funzionamento.

La cartilagine è un tessuto avascolarizzato e non innervato, quindi ha delle capacità rigenerative quasi inesistenti. Proprio per questo motivo è importante curarne eventuali danni o usura.

I capi articolari del ginocchio sono rivestiti da una particolare varietà di cartilagine ialina caratterizzata da un colore madreperla, con uno spessore variabile tra 1,5 e 3 mm che copre tutte le superfici ossee che compongono l’articolazione.

Essa ha il compito di ammortizzare, distribuire i carichi ed eliminare l’attrito tra le superfici articolari.

La cartilagine articolare va incontro ad un processo continuo di rimodellamento (demolozione e sostituzione) che se viene meno porta ad una maggiore velocita di demolizione. 
 

Fattori di rischio

La cartilagine del ginocchio è sottoposta ad uno stress continuo per tutta la durata della nostra vita. Basta pensare che alzandosi dalla sedia il carico a livello della cartilagine rotulea è di 3,5 volte il peso corporeo e a livello della femoro tibiale 4 volte.

L’usura tende ad aumentare in presenza di alcuni fattori tra cui:

  • L’obesità
  • Le alterazioni posturali
  • Il disallineamento delle superfici articolari
  • Pregresse fratture
  • Instabilità legate a lesioni meniscali o legamentose
     

Il tessuto cartilagineo del ginocchio può essere danneggiato da un trauma diretto o indiretto che può interessare anche l’osso subcondrale; oppure come conseguenza di un processo degenerativo. Più raramente le lesioni possono essere conseguenza di un processo infiammatorio (patologie reumatiche) o infettivo.

In seguito al danno si assiste ad una frammentazione della superficie cartilaginea che a lungo andare lascia scoperto i capi ossei che perdono così la loro protezione.
 

Sintomi

La sintomatologia delle lesioni cartilaginee del ginocchio è molto variabile e solitamente non è proporzionali all’entità della lesione. I principali sintomi sono gonfiore (versamento articolare) e dolore associati a difficoltà di movimento. Se il frammento cartilagineo si stacca come corpo libero intrarticolare si possono avere blocchi articolari. A questi si possono aggiungere scrosci o scricchiolii articolari. Il dolore compare con l’attività mentre a riposo il paziente è asintomatico.
 

Diagnosi

Dopo le radiografie del ginocchio eseguite in carico per lo studio dell’asse degli arti, nella diagnosi delle lesioni cartilaginee sono fondamentali

  • la RMN che permette di caratterizzare la lesione e la profondità a cui la stessa arriva (interessamento della sola cartilagine o anche dell’osso subcondrale)
  • la TC spesso con mezzo di contrasto intrarticolare (Artro-TC) che permette di individuare eventuali frammenti osteocondrali in procinto di staccarsi o corpi liberi intrarticolari.
     

Terapia

IL TRATTAMENTO CONSERVATIVO DI UNA LESIONE DELLA CARTILAGINE ARTICOLARE VIENE RISERVATO PER LE LESIONI MOLTO PICCOLE O PER QUELLE DI NATURA DEGENERATIVA PREVEDE:

  • Riposo;
  • Assunzione di antinfiammatori non-steroidei (FANS);
  • Infiltrazioni di acido ialuronico;
  • Esercizi mirati di fisioterapia.
     

L’approccio chirurgico, invece, può avere due scopi. Uno riparativo, si cerca cioè di far guarire la lesione cartilaginea o con la refissazione del frammento staccato, se sufficientemente grande e vitale, o con le microfratture. Queste ultime consistono nel creare piccole fratture dell’osso subcondrale in corrispondenza della lesione così da provocare un sanguinamento locale capace di formare una cicatrice con caratteristiche simili alla cartilagine di partenza. L’altro sostitutivo con la mosaicoplastica, in cui si va a sostituire la cartilagine lesionata con uno o più cilindri di cartilagine e osso subcondrale sano prelevato da zone dell’articolazione non sottoposte al carico. 

Negli ultimi anni stanno prendendo piede le tecniche rigenerative in cui si cerca di stimolare la formazione di nuova cartilagine utilizzando cellule staminali, ossia cellule che, prelevate in altri tessuti (midollo osseo o tessuto adiposo), in condizioni particolari sono in grado di produrre nuova cartilagine.

Richiedi Informazioni
Scrivimi