Dr. MAURO MOLINAORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIACHIRURGIA PROTESICA
Lesione dei menischi

I menischi sono due strutture di fibrocartilagine, posizionati tra i condili femorali e i piatti tibiali, che permettono al ginocchio di muoversi in modo fluido in quanto assorbono gli shock, distribuiscono il carico, contribuiscono alla stabilità articolare e ammortizzano il contatto tra i capi ossei.

Durante il movimento del ginocchio i menischi, mesiale e laterale, si muovono in modo sincrono all’interno dell’articolazione accompagnando il movimento dei capi ossei.

In seguito a traumi distorsivi o movimenti innaturali del ginocchio è possibile che i menischi vadano incontro ad una rottura. 
 

Fattori di rischio

Le lesioni dei menischi possono essere di natura traumatica o degenerativa.

Le lesioni meniscali traumatiche sono più frequenti in giovane età e in particolar modo tra gli sportivi.

Si possono verificare quando, durante una torsione anomala e violenta, il menisco non è in grado di assecondare il movimento e resta pinzato tra i capi ossei determinando una lacerazione o una rottura netta. Lo stesso può avvenire in seguito a sforzi eccessivi o a movimenti improvvisi (estensione improvvisa del ginocchio dopo aver mantenuto il ginocchio piegato)

Le lesioni meniscali degenerative sono più frequenti tra le persone di 40 e 50 anni. Sono dovute al normale processo di invecchiamento (disidratazione con perdità di elasticità) dei menischi con conseguente usura e sfaldamento della struttura fibrocartilaginea. Sono solitamente accompagnate da altri segni di artrosi e contribuiscono solo in minima parte alla sintomatologia del paziente.

Le lesioni meniscali possono essere radiali, quando perpendicolari all’asse maggiore del menisco, longitudinali, quando si crea una divisione all’interno del corpo. A queste si aggiungono la lesione a flap in cui è presente un frammento meniscale mobile (lesione radiale e lesione longitudinale associate) o la lesione a manico di secchio in cui si ha una separazione completa tra i 2 frammenti e si lussa al centro del ginocchio causando un blocco articolare.
 

Sintomi

La lesione meniscale si presenta inizialmente con dolore. Si può associare un blocco articolare vero o uno pseudo-blocco su base antalgica, c’è sempre associato gonfiore dell’articolazione per versamento articolare (idrartro). Nella lesione acuta in seguito a movimento anomale il paziente riferisce la sensazione di crack al ginocchio, mentre nelle lesioni croniche vengono descritti episodi ripetuti di dolore e gonfiore.
 

Diagnosi

La diagnosi si base sull’esame clinico con manovre specifiche che esacerbano il dolore a questo si aggiungono gli esami radiologici. La radiografia standard non permette la diagnosi della lesione meniscale, ma permette di escludere lesioni osteocondrali associate o artrosi del ginocchio. L’esame di scelta è la risonanza magnetica (RMN) che permette la caratterizzazione della lesione.
 

Terapia

Le lesioni meniscali si dividono in lesioni stabili e lesioni instabili. Le lesioni stabili sono quelle che non compromettono il movimento sincrono dei menischi con i capi articolari, le lesioni instabili sono quelle in cui il menisco non può più seguire il movimento dei capi articolari nel modo corretto. 

Le lesioni stabili possono essere trattate in modo conservativo in quanto tendono a divenire asintomatiche, quelle molto periferiche possono anche guarire. Le lesioni instabili necessitano sempre di trattamento chirurgico. La chirurgia meniscale si esegue in artroscopia. Esistono due tipi di interventi: la meniscectomia e la sutura meniscale.

La meniscectomia è il trattamento più frequente e consiste nell’asportazione del frammento meniscale lesionato. Pur essendo demolitivo ha l’obiettivo di asportare solo la lesione conservando quanto più tessuto sano possibile. È stato dimostrato, infatti, che la rimozione solo del tessuto lesionato evita la progressione della lesione, lo sviluppo di danni cartilaginei locali, la formazione di versamento articolare e il dolore; inoltre la progressione verso l’artrosi è più lenta con una meniscectomia selettiva che con un menisco lesionato sintomatico. 

La sutura meniscale ha invece l’obiettivo di salvare il menisco favorendo la guarigione della zona lesionata. Consiste nell’appore un numero adeguato di punti di sutura in corrispondenza della lesione dopo cruentazione della stessa con lo scopo di riaccostare i margini e farla cicatrizzare nel migliore dei modi. Purtroppo a causa della distribuzione dei vasi ematici all’interno del menisco è limitata alle lesioni localizzate nella zona periferica.

Altre tecniche prevedono il trapianto meniscale ovvero il reimpianto di un menisco completo prelevato da donatore. Tecnica complessa con indicazioni assolutamente particolari. 
 

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